martedì 6 novembre 2018

2° round - Prof, la prego, non mi viene niente!


Risultati immagini per blocco scrittore

Chi ha paura del tema di italiano?
Di tutti i problemi che angosciano gli studenti alle prese con la scrittura scolastica ce n’è uno che sembra davvero non risparmiare neppure il più disinvolto: la vertigine della pagina bianca! Anche fra i ragazzi che più si sentono portati ad esprimere le loro idee in forma scritta, ben difficilmente si troverà qualcuno che non abbia provato il disagio del tempo che trascorre mentre il pensiero si ingarbuglia su se stesso. In questi casi, la frustrazione cresce e rende la partita sempre più difficile. La tentazione di gettare la spugna e consegnare in bianco può diventare grande. Anche quando la resa viene scongiurata, il rischio è quello di riempire le pagine di frasi generiche, di dilatare innaturalmente la grafia e di andare a capo più volte del necessario. 
Questa sgradevole esperienza spinge molti a chiudere i rapporti con la scrittura non appena possibile, e li convince che scrivere è una pratica faticosa e irritante, o per cui non sono dotati. Ciò, ovviamente, non è vero quasi mai.
Molti studenti lamentano che le condizioni in cui la scrittura viene coltivata a scuola non aiutano: un tema imposto, un tempo tassativo entro il quale concludere, un registro per lo più formale produrrebbero il tanto temuto ‘effetto blocco’. D’altro canto è giusto che uno studente si misuri con i propri limiti, che si metta alla prova su argomenti difficili e che produca un risultato concreto in tempi certi. 
È dunque impossibile trovare una soluzione? Forse no.
In questo modulo cercheremo di illustrare alcune semplici strategie che aiutano a superare l’angoscia della pagina bianca e a creare le condizioni perché il pensiero affiori senza sforzo, naturalmente. Piccole astuzie per riportare gli sguardi degli studenti, persi nel vuoto alla ricerca dell’ispirazione, ad una pagina piena zeppa, formicolante di parole.

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